I cavalli usano micro-espressioni come gli umani

I cavalli usano micro-espressioni come gli umani

Le micro-espressioni (brevi contrazioni dei muscoli facciali di meno di 500ms) rivelano nell’uomo stati d’animo autentici. Una ricerca rivela che sono utilizzate anche dai cavalli, sebbene ancora non sia chiaro lo scopo.

Le micro-espressioni sono espressioni rapide facciali (meno di 500ms) che risultano dalla breve contrazione dei muscoli facciali. Diversamente dalle macro-espressioni, sono involontarie e difficili da produrre intenzionalmente o da reprimere.

Per questo, negli umani si ritiene che rivelino le vere intenzioni, come mostrato nel noto telefilm “Lie to me” ispirato al lavoro dell’antropologo Paul Ekman. Erano state descritte ad oggi solo negli umani, ma i muscoli facciali responsabili delle micro-espressioni sono presenti in tutti i mammiferi.

I cavalli sono in grado di produrre meno espressioni facciali degli umani, ma più dei cani o degli scimpanzè, e sono animali dalla complessa vita sociale, dunque i ricercatori si sono chiesti se potessero esibire micro-espressioni. Hanno posto i singoli cavalli di fronte ad uno sperimentatore con una carota in mano, irraggiungibile, ed hanno filmato le loro espressioni.

Hanno quindi codificato le espressioni basandosi su EquiFACS (Facial Action Coding System = Sistema di Codifica delle Azioni Facciali), un rigoroso sistema di analisi dei movimenti dei muscoli facciali equini. Esistono FACS anche per gli umani, i cani e gli scimpanzèe.

I ricercatori hanno trovato che tutti i cavalli esibivano microespressioni e che ben il 66% delle loro espressioni era proprio di questo tipo. Sembra dunque che la maggior parte della comunicazione equina sia basata su queste micro-espressioni!

Tre espressioni sono state identificate come tipicamente usate come micro-espressioni. Possono avere un significato diverso se usate come macro-espressioni, cioè mantenute per più di 500ms, quindi attenzione a non fare confusione!

Una è il sollevamento del mento (nei codici EquiFACS, AU17). Negli umani, AU17 compone l’espressione di tristezza e nei cavalli secondo i ricercatori può essere associata a frustrazione. Nei bambini, il sollevamento del mento per meno di 500ms è stato correlato allo sforzo e determinazione in un contesto frustrante (un compito impossibile da svolgere), ma lo stesso non è stato riscontrato negli scimpanzèe.

La seconda espressione usata soprattutto nella sua forma “micro” è l’allargamento delle narici (AD38). Secondo i ricercatori, questa micro-espressione si è trasformata da un bisogno fisiologico di maggiore aria in situazioni di stress o di fuga in una comunicazione sociale di incrementata attenzione, indipendentemente da un reale maggior bisogno di aria. Viene usata anche dagli stalloni nei loro display.

La terza ed ultima micro-espressione è l’esposizione della sclera (il bianco dell’occhio, AD1, da non confodersi con la macro-espressione AD1, in cui il cavallo permane con la sclera visibile, per esempio nella paura). In generale, l’esposizione della sclera è associata ad un incremento dell’attivazione generale, sia in positivo che in negativo, e inello studio si è verificata in situazioni di cambio di attenzione.

Questo studio conferma che i cavalli usano micro-espressioni, quindi che hanno evoluto un sistema che gli permette di mostrare le loro emozioni in un modo che sia non modulato e non intenzionale. Questo potrebbe aprire la strada a ricerche sulla capacità dei cavalli di modulare le loro macro-espressioni: sappiamo ad esempio che cavalli che entrano in clinica inibiscono l’espressione facciale del dolore, probabilmente perchè essendo prede dissimulano le loro difficoltà.

Ma ci suggerisce anche che i cavalli usano non intenzionalmente una modalità espressiva che noi, sempre non intenzionalmente, probabilmente cogliamo: esisterebbe dunque una comunicazione fra specie molto più sottile di quella ipotizzata fin’ora. Probabilmente, con il tuo cavallo vi dite molto più di quanto pensiate entrambi…

AU17, il sollevamento del mento

AD38, allargamento delle narici

AD1, esposizione della sclera

Interessanti queste micro-espressioni!
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