I cavalli usano micro-espressioni come gli umani
Le micro-espressioni (contrazioni dei muscoli facciali di meno di 500ms) rivelano stati d’animo autentici. I cavalli usano micro-espressioni come gli umani.
Le micro-espressioni (contrazioni dei muscoli facciali di meno di 500ms) rivelano stati d’animo autentici. I cavalli usano micro-espressioni come gli umani.
La risposta è complessa. Una foto cattura un istante in cui non sappiamo cosa stia passando nella mente del fotografato, magari qualcosa che non c’entra nulla con quello che sta accadendo. Questo può accadere ovviamente anche negli animali.
Ma allora perchè quando la ricerca scientifica parla di “riconoscimento del dolore” usa delle foto come riferimento?
Pelo e feci dei cavalli forniscono molte informazioni ad un naso attento: identità, sesso, parentela, persino l’appartenenza al gruppo e talvolta lo status sociale!
Oppure mi ha preso per un albero?? Certo che no: sei un ottimo supporto e magari un buon amico. Se poi ti diverti mentre questo accade, sei un supporto ancora più piacevole. Sicuramente, quel cavallo non vuole sottomerrtti o posizionarsi più in alto in rango.
L’atto del raspare a terra è uno fra i meno capiti: spesso additato come un “vizio”, un capriccio che il cavallo fa perché si stufa di una situazione e che, di conseguenza, bisogna insegnargli a non fare. Andiamo a vedere i diversi contesti in cui questo comportamento si presenta e, se possibile, come comportarci.
Le sfide cognitive e di apprendimento a cui un cavallo è sottoposto variano in funzione della disciplina in cui è coinvolto. Queste attività possono quindi avere un effetto diverso sullo sviluppo del sistema nervoso autonomo (SNA). Scopriamo quali.
Uno studio ha esaminato le vocalizzazioni scambiate fra il puledro (fino ai 2 mesi di vita) e la madre. A cosa serve il richiamo della madre? Perchè il puledro nitrisce e la mamma invece manda lievi soffi o borbottii? E come si comporta la mamma quando chiama il puledro ma lui non sembra proprio ascoltarla?